In qualche parte della Sicilia è già ora di accendere il riscaldamento. Qualche comune, probabilmente, lo ha permesso anche prima di quanto preveda la legge in materia.
Ciò perché secondo la normativa vigente, date e orari per accendere i termosifoni (centralizzati o autonomi), anche in Sicilia, sono regolati da un preciso calendario.
Ecco, nel dettaglio, le sei zone “termiche” stabilite dal Dpr 412 del 1993, con estratte le province siciliane:
QUANDO ACCENDERE E SPEGNERE IL RISCALDAMENTO IN SICILIA | ||
FASCIA A | 6 ore al giorno
dal 1° dicembre al 15 marzo |
Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle (provincia di Agrigento) |
FASCIA B | 8 ore al giorno
dal 1° dicembre al 31 marzo |
Agrigento, Catania, Messina, Palermo, Siracusa, Trapani |
FASCIA C | 10 ore al giorno
dal 15 novembre al 31 marzo |
Ragusa |
FASCIA D | 12 ore al giorno
dal 1° novembre al 15 aprile |
Caltanissetta |
FASCIA E | 14 ore al giorno
dal 15 ottobre al 15 aprile |
Enna |
Se fa freddo prima di quanto stabilito dal calendario, il sindaco del Comune può emanare un’ordinanza per anticipare l’accensione dei riscaldamenti nelle case e negli uffici pubblici del comune che amministra. A patto che il limite di ore al giorno non sia superiore alla metà di quelle permesse a pieno regime. Quindi, nel caso di Caltanissetta, non più di 6 ore fino al primo novembre, quando per la città inizierà il periodo stabilito dalla legge e ne saranno consentite 12.
Eccezioni a parte, chi oltrepassa il limite consentito o avvia il riscaldamento oltre il tempo permesso è, in teoria, passibile di una multa, anche se, in effetti, con i nuovi sistemi di riscaldamento tutta questa normativa andrebbe un po’ rivista.